I professionisti dei Beni Culturali del Friuli Venezia Giulia appartenenti al Coordinamento MAB – Musei Archivi e Biblioteche FVG, costituito dai soci di AIB – Associazione Italiana Biblioteche Friuli Venezia Giulia, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia e di ICOM – The International Council of Museums – Italia – CoordinamentoTriveneto, formulano ai candidati alla Presidenza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia la richiesta di impegnarsi su 5 punti fondamentali per una politica dei Beni culturali, conformemente al dettato costituzionale (art. 9), alla normativa nazionale in materia di Beni culturali (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) ed ai principi della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società (Convenzione di Faro 2005).

Traendo spunto in particolare dall’art. 5 della Convenzione, che impegna al riconoscimento dell’interesse pubblico del patrimonio culturale, a promuoverne lo studio e interpretazione, ad assicurare la partecipazione, a favorirne la protezione in vista dello sviluppo della diversità e della creatività,fondiamo la nostra richiesta di non considerare la “Cultura” un settore sussidiario del Turismo e dell’Economia, sulla base della definizione di Beni Culturali come “Petrolio d’Italia”, ma al contrario di attuare azioni concrete volte a :

  1. Considerare i Beni culturali un valore identitario essenziale di una regione al confine fra tre nazioni, e nel contempo parte indissolubile del patrimonio culturale italiano ed universale.
  2. Assegnare finanziamenti costanti ed adeguati agli Archivi, alle Biblioteche ed ai Musei presenti sul territorio regionale, destinandoli principalmente al funzionamento e all’attività ordinaria, sulla base della valutazione del fabbisogno, dei servizi prestati e risultati conseguiti da ogni singolo Istituto; incentivare la costituzione di collaborazioni e sinergie, nel rispetto delle specificità e delle
    motivazioni culturali e scientifiche.
  3. Sostenere la selezione degli operatori tra i professionisti dei Beni culturali e l’impiego di personale che garantisca la continuità nel tempo dell’attività scientifica ad elevati standard culturali.
  4. Programmare investimenti sistematici per l’aggiornamento delle dotazioni informatiche degli Istituti culturali, finalizzate all’accesso libero e gratuito alle risorse del patrimonio in rete.
  5. Attivare un confronto permanente con gli operatori dei beni culturali, istituendo una conferenza – sul modello del COLAP – Coordinamento Libere Associazioni Professionali – che abbia funzioni consultive e che sia convocata almeno due volte l’anno.

MAB Friuli Venezia Giulia

Trieste, 24 aprile 2018